Il Cilento: tra miti e realtà
Si narra che questo sia il luogo in cui viveva la Sirena Leucosia, quella di Ulisse per intenderci, la quale, sconvolta da un amore non corrisposto, si gettò in mare e si trasformò nella omonima isola, ed il promontorio che sovrasta la ridente cittadina di Palinuro a pochi chilometri prende il nome dal Nocchiero della stessa nave di Ulisse, appunto Palinuro, che, distratto dalle bellezze del luogo nel corso di una tempesta, fu sbalzato in acqua e perì durante la traversata. Si riporta altresì come il famoso Scoglio circondato dall’acqua alla sommità della baia di Trentova di Agropoli fosse lo stesso scoglio da cui S.Francesco amava parlare agli animali, da qui la particolare denominazione di “Scoglio di S.Francesco”. Ma al di là dei miti, la bellezza di questa zona si riscopre in un arenile integro, dalla sabbia dorata ed in un mare dai fondali rocciosi ricchi di flora e posidonia. La rivista Donna Moderna nel 2006 ha riconosciuto questa come una delle 17 spiagge più belle del mondo, Legambiente premia da anni Castellabate con le “4 Vele” ponendo la cittadina al 13° posto assoluto tra le bellezze italiane ed al terzo posto tra quelle con le “4 Vele”, questo scorcio di mare incantevole si aggiudica da parte della Commissione Europea, ormai fin dal 2002 e senza soluzione di continuità , il riconoscimento annuale di Bandiera Blu d’Europa.
Ieri ed oggi
Il Cilento da millenni ha ispirato poeti e cantori ma, oltre ai riconoscimenti per le bellezze naturali, la storia vera narra che l’uomo in questa terra ha trovato ospitalità da almeno mezzo milione di anni. Tracce della sua presenza sono evidenti dal Paleolitico medio al Neolitico, fino alle età dei metalli. I primi uomini vissero nelle grotte costiere del Cilento a Camerota, dove si sono scoperti i resti dell’Omo Camaerotensis, a Palinuro si sono rinvenuti materiali dell’industria della pietra, nelle grotte di Castelcivita, a San Giovanni a Piro e a San Marco di Castellabate sono stati ritrovati reperti paleolitici mentre a Capaccio e a Paestum, sono emersi corredi funerari di età neolitica della locale civiltà del Gaudo. Poi tra il VII e il VI secolo a.C. arrivarono i Greci. I Sibariti, discendenti degli Achei, fondarono Posidonia: divenuta in epoca romana Paestum che ospiterà la Scuola Eleatica di filosofia il cui artefice è Senofane nel VI secolo a.C. e quella medica da cui trasse origine l’ importante Scuola Medica Salernitana, madre della moderna medicina occidentale. Il filo della storia cilentana si dipana fino ai giorni nostri cucendo avvenimenti grandi e piccoli, intersecandoli con il fascino della natura incontaminata e lasciando tracce, ricordi, monumenti, culture e sentieri grazie a cui il Cilento ha ottenuto di recente importanti riconoscimenti internazionali. Il primo è del giugno 1997 ed ha visto l’inserimento del Cilento nella prestigiosa rete delle Riserve della biosfera del Mab-Unesco (“Man and Biosphere”): su tutto il pianeta (in oltre 80 stati) si contano circa 350 di queste particolari aree protette, che servono per tutelare le biodiversità e promuovere lo sviluppo compatibile con la natura e la cultura.
Il secondo riconoscimento è del 1998 con l’ inserimento di Castellabate da parte dell’UNESCO, insieme ai siti archeologici di Paestum e Velia, nella lista del patrimonio mondiale dell’umanità
Alla scoperta del fascino del Cilento
Il Cilento è la costa meridionale della Campania, in provincia di Salerno. Un litorale lungo 100 chilometri, un mare limpido, con stupendi paesaggi mescolati con la tranquillità dei luoghi rurali, un Parco Naturale di straordinaria bellezza e Patrimonio Mondiale dell’UNESCO, un mare cristallino ed incontaminato premiato con la Bandiera Blu da oltre 10 anni, villaggi di pescatori, spiagge dorate ed insenature inesplorate, in un territorio ricco di bellezze naturali e di siti archeologici di straordinaria importanza: l’ambiente ideale per per una vacanza all’insegna del Relax e della natura, ma anche della varietà , della gastronomia e della cultura. Quì la natura è protetta, il Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano è il secondo parco in Italia per dimensioni,si estende dalla costa tirrenica fino ai piedi dell’appennino campano-lucano, comprendendo le cime degli Alburni, del Cervati e del Gelbison, nonché i contrafforti costieri del M. Bulgheria e del M. Stella.
Alle straordinarie bellezze naturalistiche si affiancano il carattere mitico e misterioso di una terra ricca di storia e cultura:
- il richiamo della leggenda della Sirena Leucosia , una delle Sirene di Ulisse che si narra si sia uccisa sull’isolotto che oggi ospita un Faro all’estremità della omonima punta Licosa;
- il fascino delle spiagge toccate dal mito di Palinuro, il nocchiero di Enea, caduto in mare di notte al largo dell’omonimo Capo, tradito dal dio Sonno, mentre conduceva la flotta verso l’Italia;
- la bellezza dei resti delle colonie greche di Velia e di Paestum anche essi inseriti nel 1998 nella world heritage lista dell’Unesco, Paestum fu fondata dai greci nel VI secolo A.C. Oggi è possibile ammirare il famoso Museo Archeologico Regionale nonchè le vestigie pressochè intatte della sontuosa Cinta Muraria e tre templi di immensa bellezza di ordine dorico giunti a noi in ottime condizioni tanto da essere considerati esempi unici dell’architettura magno-greca: il Tempio di Nettuno (530 a.C.) il più grande dei tre in realtà dedicato ad Hera ,il Tempio di Athena (500 a.C.) noto anche come Tempio di Cerere e la Basilica (540 a.c.); Velia dal greco Elea, fu fondata anche essa nel VI secolo a.C., restano visitabili l’area portuale, Porta Marina, la prestigiosa Porta Rosa , le Terme Ellenistiche e le Terme romane, l’Agorà, l’Acropoli, il Quartiere Meridionale e il Quartiere Arcaico.Tra i motivi che fanno di Velia un patrimonio dell’umanità va ricordata la scuola eleatica, una scuola filosofica che vantava fra i suoi esponenti, Parmenide e Zenone qui nati.;
- la splendida e rinomata Certosa di Padula, Patrimonio mondiale UNESCO, la prima ad esser sorta in Campania, che con una superficie di 51.500 m², tre chiostri, un giardino, un cortile ed una chiesa, è difatto uno dei più sontuosi complessi monumentali barocchi del sud Italia nonché la più grande certosa a livello nazionale e tra le maggiori d’Europa.
- Le suggestive Grotte di Castelcivita che costituiscono con i loro 4800 mt. uno dei complessi speleologici più estesi dell’Italia meridionale. Quì le lunghe spiagge dorate si alternano a scogliere incontaminate e fanno sì che le marine siano meta di flussi turistici nazionali e internazionali.
Il successo del film Benvenuti al Sud, ambientato proprio a Castellabate e nei suoi borghi, ha reso questa località una delle più amate mete turistiche italiane ed oggi Castellabate è ai vertici della classifica dei Borghi più belli d’Italia.
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